L’opera Network è strettamente legata alla precedente Reflect.
La scultura è un bassorilievo di pietra bianca di Vicenza che rappresenta la mappa stilizzata della struttura architettonica Reflect posizionata in una città immaginaria. Reflect si trova al centro, intorno ad essa c’è un vuoto circolare che la separa dal resto del contesto “a rete”.
Reflect e Network sono lavori che riflettono sulla collocazione che viene data ai luoghi storici nella nostra contemporaneità.
I luoghi antichi non sono cancellati dal nostro presente: sono posti al centro dell’attenzione, esaltati, pubblicizzati e mitizzati per alimentare la macchina del turismo, ma paradossalmente messi in secondo piano, sullo sfondo. I luoghi antichi vengono promossi a luoghi della memoria e occupano un posto specifico e circoscritto che non ha nessun collegamento con il passato dei luoghi, con la loro temporalità.
Ma il passato e le sue vestigia messe da parte continuano a disturbare, restando paradossalmente al centro dei nostri pensieri. Essi sono come indicatori del tempo che passa e sopravvive. Perdurano nonostante l’invasività della rete.
Network
The work Network is closely related to Reflect. Network is a bas-relief made with stone from Venice and representing the stylized map of the architectonic structure Reflect placed in an imaginary city. Reflect positions itself in the middle, and around it there is a circular emptiness that separating it from the rest of the context having the form of a web.
Reflect and Network are works which reflect on the collocation which is given to historical places in the real world. The old places are not cancelled by our present: they receive lot of attention, they are praised and advertised so to support the tourism machine, but, at the same time, in the quality of places of memory they are paradoxically set in locations which lack any link with their past and temporality.
However, the past and its traces, although they are displaced, still exert an influence on us and paradoxically interfere with our thoughts. They thus point to the time which both passes and survives. They last despite the invasiveness of the web.