Giovedì 14 Luglio 2016, ore 18.30, presso Expowall Gallery in Via Curtatone 4, 20122 Milano ci sarà l’inaugurazione della mia prima mostra personale “E se una notte un cantastorie”.
Vi aspetto per trascorrere una serata tra cultura, divertimento e condivisione.
La mostra sarà aperta dal 14 al 30 Luglio.
Qui di seguito il pezzo critico del curatore indipendente Francesco Liggieri.
Quando stile, storia, qualità e tecnica si incontrano: Francesca Cabrini.
Negli ultimi dieci anni possiamo osservare come nel mondo dell’arte la rappresentanza degli artisti emergenti abbia sempre più a che fare con un contemporaneo dettato dai media, dalla cultura pop e dalla trovata appariscente o puramente scandalistica che permette a questi giovani e rampanti, di sopravvivere quel tanto che basta per poi cadere nel dimenticatoio con una ripetizione di idee ed intenti. Si rischia quasi sempre di pensare che i molti giovani artisti siano, ed è un comune pensiero purtroppo, dei perditempo ma non è sempre così.
Certo, questa è solo una delle facciate che si possono incontrare quando visitando gallerie o fiere abbiamo dinanzi l’opera di un giovane artista, l’altra faccia invece ci dimostra che esistono giovani artisti con qualità importanti, portati ad una ricerca raffinata che non preclude solo l’insegnamento della cultura pop o concettuale ma che utilizza questi elementi come strumenti per la propria ricerca al fine di creare opere che siano solide concettualmente e tecnicamente, opere che rimangano nell’immaginario di chi le incontra, dal visitatore medio al non addetto ai lavori.
In questo Francesca Cabrini ( Milano, 23 aprile 1988 ) è sicuramente una degli artisti più competenti in materia. La sua personale che si intitola: E se una notte un cantastorie, presso Expowall Gallery lo dimostra.
La Cabrini non solo struttura il tutto in maniera teorica alla vecchia maniera, quasi fosse un artista di un’altra epoca o uno studioso di antichi testi, ma realizza fisicamente come deve vivere ed essere un’opera, ovvero deve avere stile, storia, qualità e tecnica.
Il suo metodo di lavoro è raffinato e serio e si realizza in mesi di elaborato pensiero, con prove concrete e sperimentazione prima di realizzare l’opera completa e questo possiamo notarlo all’interno delle opere presentate in galleria per la sua personale come ad esempio Storie condivise, dove la ricerca si fonde in un’unica grande diapositiva di una storia che diventa opera che può abbracciare i ricordi personali di ognuno dei visitatori, oppure analiticamente nell’ opera E se una notte un cantastorie, dove i dettagli sono come i capitoli di una storia da leggere attentamente, una panoramica essenziale ed allo stesso tempo complessa perché la storia si racconta in mille modi ma è il modo giusto, se ne esiste uno alla fine, che rimane nelle menti umane e Cabrini ne ha trovato la chiave, il modo non solo giusto per tramandarla ma per eternizzarla creando così la sua storia, la sua opera, la sua arte.
Francesco Liggieri
Curatore indipendente
E allora 14 Luglio, ore 18.30!
Save the date!