Un ragazzo che ha studiato per diventare un artista ha tre possibilità quando esce dall’accademia:
1.Diventare un operaio.
2.Diventare un commerciale.
3.Diventare un multipotenziale.
Parliamo della prima: l’operaio dell’arte è un tipo che sforna progetti in maniera seriale. E’ legato ad una galleria per cui lavora più come dipendente che come artista con un libero pensiero. Si è abituato negli anni a fare oggetti carini non più per se stesso, ma per il gallerista che gli chiede di fare ciò che riesce a vendere di più. La sua ricerca artistica, così agendo, è profondamente danneggiata. La sua strada sarà forse in salita a livello economico, ma in totale picchiata per quanto riguarda la libertà creativa.
Parliamo della seconda: il commerciale /venditore di arte è il tipo alla costante ricerca dell’espediente migliore, la trovata geniale, l’idea spettacolare che lo conduca al successo e alla vendita. Anche questo non lavora per se stesso: lo scopo è quello di guadagnare tanto e bene. L’arte viene trattata come prodotto da ben piazzare sul mercato. Fare opere accattivanti esteticamente e sculture con un design studiato a Doc per suggestionare potenziali clienti diventa un mantra per loro. Anche qui la ricerca artistica non è autentica perchè deve sottostare a delle regole di gusto, estetica e tendenza. Questa figura punta all’offrire un’immagine di se brillante, sfacciata e stilosa. Crea il personaggio dell’artista un po’ sopra le righe, un po’ eccentrico dietro cui si nasconde un commerciale interessato e smaliziato.
Parliamo della terza figura. Il multipotenziale é un tipo che sceglie più cose da fare. In questo caso due o più occupazioni. Ha un lavoro che gli dà la possibilità di essere indipendente e autonomo, che a volte c’entra con l’arte, in un settore affine, altre volte no. Questo gli permette di avere una vita dignitosa, e nello stesso tempo di fare arte svincolata dal “a tutti i costi devo guadagnare se no, non arrivo a fine mese!”. L’arte che ne scaturisce non si piega alle leggi del mercato, ma emerge da una sua precisa esigenza personale. L’arte di una figura multipotenziale sarà sempre e comunque un’arte libera da correnti e regole scritte da altri.
Uscita da Brera potevo essere una di queste tre figure.
HO SCELTO LA TERZA.
Ho preso la decisione di dividermi in due quindi. L’esperimento sta andando come mi immaginavo. Sono molto serena e in equilibrio.
Avere due impegni con se stessi non è facile. Ma l’arte io non la considero propriamente un lavoro. È una valvola di sfogo. Aver la fortuna di includerla nella mia giornata è un privilegio..anche solo alla sera dopo cena scrivendo un post del blog, leggendo un libro, guardando un film, appuntando o schizzando.
Lei c’è sempre, ma quando voglio io e con i tempi che detto io.
E quindi tu che hai studiato arte e ti stai approcciando al mondo del lavoro che cos’hai scelto? Sei un operaio, un commerciale oppure sei un multipotenziale?
NON ASCOLTARE NESSUNO. La scelta è solo tua.
Magic is something you make. Don’t forget.
Stay tuned!